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Vis Sezze, la salvezza arriva in extremis

by Simone Di Giulio

Sezze – Anche il prossimo anno la Vis Sezze sarà schierata ai nastri di partenza del campionato di Eccellenza, il massimo torneo regionale nel calcio dilettantistico. Ma rispetto a quanto si sperava all’inizio delle ostilità, il raggiungimento della salvezza è stato più complicato del previsto. In una stagione agonistica terribilmente condizionata dai due anni di emergenza sanitaria, la Federazione ha optato per 3 gironi da 16 squadre, decidendo che le ultime 3 classificate sarebbero retrocesse a fine campionato, mentre le squadre dall’ottavo al 13 posto avrebbero dato vita al playout per mantenere la categoria. La Vis Sezze di Flavio Catanzani era partita benissimo, mettendo a segno importanti affermazioni nella primissima fase del torneo. Poi, però, qualcosa si è rotto, i risultati hanno iniziato ad essere altalenanti e questa situazione ha modificato i piani in corsa. A rimetterci, oltre alla possibilità di competere con le migliori del girone per sperare in uno storico passaggio in serie D, è stato proprio il tecnico del salto in Eccellenza, Flavio Catanzani, con il quale la società ha deciso di rompere affidando la prima squadra a Fabio Di Vezza. I risultati sono continuati, però, ad essere altalenanti, con brutte prestazioni a fare da contraltare a giornate migliori. La Vis Sezze, a quel punto, si è trovata in una sorta di limbo, a distanza siderale dalle prime della classe e con le inseguitrici che si facevano sempre più minacciose. La stagione, fortunatamente, si è risolta con la salvezza diretta, ottenuta alla 30esima giornata battendo al “Tasciotti” il Ferentino. Sezze ha chiuso a 46 punti insieme ad Itri e Audace, ma per la classifica avulsa ha avuto la possibilità di salvarsi direttamente senza dover passare per la tagliola del playout. Una stagione, tirando le somme, negativa per la compagine rossoblu, ma che potrà sicuramente essere un modello da non imitare in futuro. Il prossimo anno si tornerà alla normalità con i classici due gironi e la speranza è che la società possa reagire costruendo una rosa competitiva.

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