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Celentano al via con qualche intoppo

by Paolo Del Conte

Latina – L’oltre settanta per cento dei consensi con cui Matilde Celentano è diventata sindaca di Latina le consente un ampio margine d’azione e, probabilmente, anche maggior respiro nel superare alcuni sbandamenti iniziali. Già nelle prime settimane la sindaca ha accusato qualche inciampo, dai mal di pancia nell’allestimento della giunta alla composizione degli uffici di staff, dalla confusione sulla data del lutto cittadino per i funerali di Vincenzo D’Amico alla vicenda del patrocinio concesso e subito dopo tolto al Lazio Pride latinense. Questi ultimi due episodi hanno lasciato perplessi gli osservatori della politica locale poiché se qualche mugugno tra aspiranti assessori delusi e sottobosco che desidera un posto al sole è nelle cose, meno scontato appare lo scivolare su evidenti bucce di banana. La scomparsa di D’Amico, campione d’Italia con la Lazio di Maestrelli e bandiera biancazzurra, oltreché fautore della rinascita del Latina calcio nel 2007 e arguto commentatore sportivo in Rai negli ultimi vent’anni, ha lasciato un segno indelebile a Latina, sua città natale e che in lui vide uno dei primi personaggi capaci di catalizzare attenzione positiva sul territorio. Segno che però evidentemente non è stato sufficiente alla sindaca Celentano, incappata nell’errore di proclamare il lutto cittadino il giorno prima dell’effettiva data della cerimonia funebre presso la chiesa di Santa Maria Goretti, dovendo rimediare in extremis. Così come non è bastata l’esperienza del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, anch’egli chiamato a concedere e poi revocare il patrocinio al Roma Pride un mese prima della prima cittadina latinense. Matilde Celentano ha scritto un’accorata lettera a Tiziano Ferro, altra bandiera della città che non dimentica mai le sue origini, invitandolo a tornare ad esibirsi a Latina. Il cantautore, nel ricordare che per tornare a casa non c’è bisogno d’invito, ha sollecitato la sindaca a concedere il patrocinio al Lazio Pride in programma a Latina, contro discriminazioni, odio e preconcetti. Detto, fatto: il giorno dopo il patrocinio è concesso, in nome – scrive la sindaca – del dialogo, del rispetto reciproco, dell’attenzione verso il prossimo, nessuno escluso, e della libertà di tutti, al di là della condivisione delle loro idee. Non passano nemmeno ventiquattr’ore che quel patrocinio viene annullato, senza troppe spiegazioni ma con un silenzio che lascia immaginare tumulti da parte chi vede di buon occhio solo la libertà propria e non quella altrui. L’augurio alla sindaca Celentano e all’intera amministrazione è quindi di evitare per il futuro inciampi del genere, ma anche di adottare una politica inclusiva affinché sia davvero la sindaca di tutta la città.

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