Sezze – La Sacra rappresentazione della Passione di Cristo e la 51esima edizione della Sagra del Carciofo. Riparte dai due eventi che per tanti decenni sono stati vanto e prestigio per la città la lenta e gradualità ripresa della normalità, dopo due anni nei quali, tra le altre cose, alla cittadinanza sono mancati proprio quei momenti che la fanno sentire comunità. Nel mese di aprile, grazie agli sforzi dell’amministrazione comunale e delle associazioni (quella della Passione di Sezze per l’evento del Venerdì Santo) che si sono messi al lavoro per mettere la città nelle condizioni migliori per ospitare gli eventi. Nel caso della sacra rappresentazione, ad eccezione dell’interdizione al pubblico di Porta Pascibella dove si erano piazzate come ormai costume le telecamere per la diretta, il bilancio è stato decisamente positivo, con tante persone ad ammirare i quadri del Vecchio e del Nuovo Testamento. Altrettanto positiva la giornata, quella del 24 aprile, dedicata al principe degli ortaggi dell’agro pontino, il carciofo romanesco. Forse mai in passato si era vista una partecipazione così attiva di setini e soprattutto di visitatori giunti fuori per trascorrere una giornata all’insegna del buon cibo e lontani dal traffico. Da un punto di vista logistico tutto è filato come neanche nei migliori auspici. Il flusso di persone è stato costante e ordinato e la scelta su come trascorrere la giornata era ampia e studiata nei minimi dettagli, con convegni, mostre e momenti culturali mescolati alla perfezione. Gli esercenti hanno tenuto le serrande alzate e la partecipazione è stata ripagata dalla soddisfazione di tutti, che sono tornati da Sezze con un carico di carciofi e con la consapevolezza che questa città può ancora offrire tanto in ambito di ospitalità. La “capitale dei Lepini”, insomma, si è di nuovo dimostrata tale e proprio dalla cultura e dagli eventi, come spiegato in diversi momenti dai rappresentanti dell’amministrazione comunale, può arrivare quella spinta che serve per rinascere e tornare alla normalità tanto desiderata.
Processione e Sagra, la cultura riparte
previous post