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Approvato il bilancio di previsione comunale

by Simone Di Giulio

Sezze – E’ stato approvato lo scorso 9 settembre, dopo un lungo e complesso procedimento iniziato nei mesi scorsi, il Bilancio di Previsione del Comune di Sezze, il primo targato Lucidi, con la maggioranza che a quasi un anno dal suo insediamento può iniziare a ragionare sul futuro della città. Un futuro, come ammesso dagli stessi amministratori, che comunque sarà complicato, considerando la pesante massa passiva che il nuovo esecutivo si è trovato ad affrontare in questi primi mesi di consiliatura. Tra questioni mai risolte, situazioni complicate e scelte impopolari ma comunque necessarie a garantire un minimo di governabilità, la maggioranza ha deciso di ricorrere allo strumento del piano di riequilibrio, con i quasi 10 milioni di euro di massa passiva che saranno dilazionati nei prossimi 15 anni, non nei 3 previsti dalla vigente normativa. Una scelta, come detto, sofferta e non presa a cuor leggero, come spiegato da alcuni mesi dagli amministratori setini. Il piano di riequilibrio, la cui validità sarà sancita dalla Corte dei Conti, permetterà all’ente di avere più margine di intervento, almeno nelle intenzioni dell’operazione che si è deciso di perseguire. Dopo aver scelto questa strada, quindi, il Previsionale 2022-2024 del Comune è stato inevitabilmente condizionato dal piano di riequilibrio e in consiglio comunale, ultimo passaggio per l’approvazione, la maggioranza ha cercato di spiegare quali siano state le basi che hanno mosso in questa direzione, scelte politiche che si spera possano portare beneficio ed evitare le procedure di dissesto che sarebbero stata un’autentica mannaia sotto il profilo dei tributi e dei servizi che l’ente è riuscito a fatica comunque a mantenere, con un piccolo aumento che in questo periodo risulta fisiologico. Critiche, dal canto loro, le opposizioni, che hanno sottolineato da un lato come sarebbe stato opportuno chiedere il dissesto e chiudere quelle partite che hanno portato a questa condizione, dall’altro, invece, secondo qualcuno la situazione non sarebbe stata grave a tal punto da portare a questa scelta che, sempre secondo parte delle minoranze, costringerà a stringere la cinghia per troppo tempo senza ottenere risultati utili alla crescita della città. Alla massima assise cittadina, infine, ha partecipato da remoto anche il sindaco Lidano Lucidi, che dal letto di ospedale dove era ricoverato per un malore da 9 giorni, ha sostenuto la scelta del suo esecutivo spiegandone i dettagli.

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