Sezze – Lo scorso quindici marzo sono ufficialmente iniziati i lavori di messa in sicurezza della Chiesa di Santa Parasceve, sita presso Porta Pascibella a Sezze. La chiesa, costruita nell’XI secolo sui resti di mura poligonali del IV sec. a. C,sembra sia stata edificata sopra un tempio dedicato al dio Apollo da alcuni monaci bizantini seguaci di San Nilo. Questa chiesa,come testimonia una pala del’700, è dedicata a Santa Parasceve in onore della Santa martirizzata durante i primi anni del Cristianesimo. Santa Parasceve nacque sotto l’imperatore Adriano intorno al 117 d.C. da ricchi genitori cristiani che avevano pregato molto per la sua nascita. Alla loro morte, Parasceve vendette i beni che aveva ereditato per distribuirne il ricavato ai poveri, si ritirò in un monastero femminile e, successivamente, iniziò a predicare pubblicamente la dottrina cristiana. Denunciata da alcuni giudei all’imperatore Antonino Pio perché considerata ostile alla religione ufficiale, resistette alle numerose torture che le furono inflitte. Dopo aver convertito lo stesso Antonino, fu fatta decapitarenel160 d.C. daTaresio, governatore di una città in cui si recò a predicare. Secondo alcune fonti, Santa Parasceve fu invece una giovane setina morta martirizzata sotto Asclepia, prefetto della città di Sezze. Questa figura era comunque così venerata dai setini da indurli ad intitolare ad essa una delle porte della città, Porta Pascibella per l’appunto. All’uscita di tale porta venne eretto un arco decorato di affreschi che raffiguravano, tra le varie figure, quella della Santa mentre sosteneva un libro di vangeli e la croce. Quest’arco fu demolito verso il 1870, anno in cui cominciò a decadere anche la cinta muraria della porta. La chiesa di Santa Parasceve, in seguito ad una serie di lavori di ristrutturazione realizzati intorno alla fine dell’800 e successivamente negli anni ’20 e ’50, è stata notevolmente modificata nella sua struttura originaria. L’edificio, a navata unica, è coperto da un tetto a padiglione, la cui struttura lignea è chiusa da un controsoffitto intonacato su rete metallica. Sul lato destro si apre una cappella quadrangolare coperta da una cupola, la cui calotta contiene degli affreschi. Oltre la parete di fondo, aperta da due passaggi, c’è la sacrestia con una scala in legno che conduce al piano superiore dove è stato realizzato, negli anni ’60 del secolo scorso, un ampliamento destinato a servizio. Fino agli anni ‘70la chiesa di Santa Parasceve è rimasta in funzione ma attualmente è chiusa al culto. Gli attuali lavori, appaltati e commissionati dalla Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti, consistono nella verifica del rischio sismico, riduzione della vulnerabilità e restauro della Chiesa. Il progetto prevede un finanziamento di cinquecentomila euro e una fine lavori prevista per metà agosto 2021. Questa importante iniziativa fa parte di un intervento più ampio avviato dal Ministero dei Beni culturali che comprende anche i lavori di riqualificazione e restauro conservativo dell’antico ponte romano chiamato “Archi di San Lidano”, iniziati e terminati lo scorso anno.
Santa Parasceve, al via i lavori di sicurezza
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