Sezze – Qualche istante dopo aver avuto la conferma matematica di aver vinto il ballottaggio e di essere stato eletto sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, a caldo, aveva affermato che il successo era figlio di un’avventura durata 8 mesi, sottolineando come tutta la campagna elettorale fosse iniziata il 14 febbraio 2021, con l’intenzione di arrivare alla primavera 2022 e di essere competitivi. Gli eventi che però non erano stati messi in preventivo, la vicenda del cimitero e le successive dimissioni che avevano causato lo scioglimento del consiglio comunale, avevano costretto ad anticipare i tempi. Ma la storia politica di Identità Setina e di Lidano Lucidi hanno origini ben più lontane e risalgono ad almeno 15 anni fa, quando agli albori di quello che oggi è il partito di maggioranza relativa all’interno del consiglio comunale che tra tre settimane si insedierà a Palazzo De Magistris esisteva un’associazione culturale chiamata Ercole, come l’eroe mitologico che dopo aver sconfitto il leone Nemeo ed essersi coperto con la sua pelle (il nome Setia proprio dalla derivazione linguistica delle setole del leone), fondò la città. Da quel sodalizio, in un momento storico particolare per Sezze, alle prese con il commissariamento prefettizio successivo allo scioglimento del consiglio comunale e alla caduta del sindaco Lidano Zarra, nacquero le basi proprio per Identità Setina, che scelse al suo interno la figura che meglio lo rappresentava, un giovanissimo Lidano Lucidi, e lo candidò alla carica di primo cittadino. Un’esperienza importante per un gruppo che nel corso di un decennio e mezzo ha perso per strada alcuni elementi, ma che ha mantenuto intatta la passione e, soprattutto, le idee per una sana amministrazione che in larga parte sono finite nel programma presentato all’elettorato un mese e mezzo fa e che, con le dovute proporzioni, erano presenti anche nel programma 2007. Quella di avventura non si concluse come in molti si aspettavano, con un centinaio scarso di voti che impedirono a Lucidi di raggiungere il quorum per ottenere un posto in consiglio comunale. Ma quella esperienza ha comunque permesso di costruire e l’attenzione che Lucidi nel corso degli anni ha sempre avuto nei confronti dell’associazionismo, per lavoro ma anche come indole personale, gli ha sicuramente permesso di arrivare prima alla testa delle persone con le quali parlava. Un modus operandi che molti studiano e che invece a Lucidi esce in maniera spontanea. Una peculiarità che gli ha permesso di restare sempre nell’orbita politica, anche se con ruoli diversi. Nel 2012, prima di un altro scandalo che investì il centrodestra setino, era sul punto di diventare leader della coalizione che avrebbe provato a sfidare Campoli lanciato verso il secondo mandato. Nel 2017, invece, la scelta di aderire al progetto di Paride Martella forse dettata anche dal fatto che il leader del Biancoleone aveva deciso di non avere simboli di partito. Una campagna condotta in nome del civismo e numeri alti che lo tenere fuori dal consiglio solo per far spazio a Martella il quale, contrariamente a quanto affermato in campagna elettorale, decise comunque di restare nella massima assise cittadina. Una scelta che, con il senno di poi, forse ha cambiato la storia ed ha permesso a Lucidi di presentarsi come candidato sindaco e di battere i suoi avversari politici.
Un successo che parte da molto lontano
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