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Sindaco di Latina: è una sfida per 9

by Paolo Del Conte

Latina – Con la presentazione delle liste è iniziata ufficialmente la corsa verso il rinnovo di dodici amministrazioni comunali in provincia di Latina, anche se l’attenzione è tutta sulla sfida che nel capoluogo vedrà impegnati nove candidati alla carica di primo cittadino. Sembrano lontanissime le Politiche di tre anni fa, quando alla Camera il Movimento 5 Stelle fu di gran lunga il primo partito in città, doppiando i consensi per la Lega. Il raggruppamento di centrodestra incassò poco più del 40 per cento dei voti, ma già alle Europee dell’anno successivo quel patrimonio fu fatto proprio dal solo partito di Salvini, con i voti dei grillini più che dimezzati e il centrodestra tornato sulle soglie delle Comunali 2016, quando lo schieramento si presentò diviso favorendo l’affermazione al ballottaggio del civico Damiano Coletta. Il medico prestato alla politica ci riprova, stavolta sostenuto anche dal Partito Democratico, ma ora gli avversari sono compatti e rappresentati da un nome che non pecca di notorietà, l’ex sindaco Vincenzo Zaccheo. La mutevolezza degli ultimi anni nell’espressione del voto lascia diverse ipotesi aperte, anche perché al primo turno si presentano due donne che puntano ad erodere i consensi degli alfieri più in vista. Sul versante di destra c’è Annalisa Muzio, che da anni sta preparando la sua corsa al municipio e conta di trovare sponda nel mondo dello sport, quello già in passato vicino a Fabrizio Cirilli, oltre ad aver scelto l’ex assessore provinciale e presidente di Alleanza Nazionale Fabio Bianchi come coordinatore delle liste a suo sostegno. A sinistra, dopo aver in un primo tempo comunicato la propria corsa come capolista del PD, c’è Nicoletta Zuliani che, tempo un mese dall’annuncio ha lasciato i dem e si candida a sindaca appoggiandosi ad Azione dell’ex presidente del Consiglio comunale Olivier Tassi. La sensazione è che entrambe puntino a far pesare il proprio consenso al secondo turno, per entrare nella compagine assessorile. Da misurare il sostegno a Gianluca Bono, portacolori grillino, che potrebbe scontare il trend in calo degli ultimi anni ma anche raccogliere i delusi degli schieramenti principali. Tra i primi a lanciare la sfida è stato Antonio Bottoni, sostenuto da tre liste tra cui la Fiamma Tricolore, mentre la sinistra radicale è divisa in tre tronconi: Andrea Ambrosetti guida il ritorno del Partito Comunista Italiano, Tonino Mancino si presenta per Sinistra Italiana mentre Sergio Sciaudone ha rinunciato al simbolo di Rifondazione Comunista per costituire insieme all’ex consigliera regionale dei Verdi Laura Scalabrini la lista Solidarietà sociale.

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