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In 5 per la poltrona più ambita

by Simone Di Giulio

Sezze – 5 candidati alla carica di sindaco, 212 a quella di consigliere comunale distribuiti all’interno delle 14 liste che sostengono le coalizioni. Si presenta così Sezze all’importante appuntamento elettorale che arriva un anno prima della scadenza naturale del mandato Di Raimo e dopo 6 mesi di commissariamento. L’ex sindaco ripropone lo schieramento del 2017, con il Pd che alla fine ha deciso di sostenerlo facendo innescare al suo interno una pesante spaccatura che i dem stessi sperano non abbia conseguenze sull’elettorato e 4 liste civiche a suo supporto, rispettivamente Di Raimo Sindaco, Sezze Protagonista con Di Raimo, Sezze Futura e Per Sezze. A rappresentare il centrodestra setino, invece, sarà nuovamente Serafino Di Palma, dopo l’esperienza del 2007 alla guida dell’allora Casa delle Libertà, che schiera 4 liste, Impronta Setina – Di Palma Sindaco, Fratelli d’Italia, Sezze Cambia e la Lega. Punta sul civismo e su 3 liste che punteranno a raccogliere consensi in maniera trasversale Lidano Lucidi, che dopo la pur buona esperienza del 2007 torna a schierare Identità Setina, accompagnata in questo tragitto da qui ai prossimi 3 e 4 ottobre dalla lista Lucidi Sindaco e dalla lista Progetto Sezze 2000. Sceglie la corsa in solitaria, dopo diversi incontri che non sono riusciti a produrre quella sintesi sperata, Rita Palombi, che sarà la candidata del movimento civico Sezze Bene Comune. Porterà invece avanti i valori della sinistra radicale il più giovane dei 5 contendenti, Mirko Millozza, candidato con la lista del Partito Comunista Italiano. Continuità rispetto a quanto fatto in 3 anni di governo bruscamente interrotti dai noti fatti di cronaca che hanno interessato ed investito la città oppure quella discontinuità da tanti richiesta? Questo il nodo critico sul quale verserà gran parte della campagna elettorale setina, oltre all’analisi e a diverse risposte che la cittadinanza chiede ormai da tanto tempo su problemi annosi quali la gestione del servizio di raccolta rifiuti, la sicurezza nel centro storico e nelle periferie, ma anche la gestione della macchina amministrativa, fino ad arrivare alla vocazione che il territorio dovrebbe seguire.

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