Percorrendo l’Appia, in località Mesa di Pontinia, si scorge il relitto di un’azienda con il suo alto fungo piezometrico tra il completo abbandono e l’incuria. Si tratta dello stabilimento della Mira Lanza che sul finire degli anni ottanta ha chiuso i battenti dopo un ventennio di attività. La Mira Lanza è stata una storica azienda italiana che produceva candele steariche, saponi e detersivi. L’azienda aveva la sede principale a Genova dove svolgeva principalmente l’attività di ricerca e sviluppo, nel 1966, grazie alle agevolazioni della Cassa del Mezzogiorno, decise di avviare la produzione anche nel nuovo stabilimento di Pontinia. Il marchio arrivò a detenere la leadership della produzione di detersivi in Italia negli anni sessanta e settanta e tra gli storici personaggi che pubblicizzavano i prodotti su Carosello ricordiamo Calimero e l’olandesina, con il presentatore Corrado come testimonial. Molto popolare e diffusa nelle famiglie italiane fu la raccolta dei punti premio che si trovavano nelle confezioni dei prodotti, sotto forma di figurine di cartoncino; tramite questi punti si potevano ottenere oggetti regalo casalinghi da scegliere su un apposito catalogo. Il sito di Pontinia arrivò ad avere assunti circa 300 operai produssero detersivi a pieno ritmo fino alla seconda metà degli anni Settanta, poi iniziò il declino. L’azienda cessò la produzione e chiuse i battenti nel 1989, anno in cui venne assorbita dal gruppo Reckitt-Benckiser che riorganizzò tutte le strutture della società privilegiando però l’impianto principale di Mira e la conseguente chiusura di tutti gli stabilimenti minori. Nel corso degli anni sono stati numerose le proposte e i progetti di riconversione: dal mega centro commerciale, ad un borgo polifunzionale per arrivare ad un polo universitario e di ricerca. Tante chiacchiere, tante promesse soprattutto a ridosso delle competizioni elettorali ma pochi fatti. Unica cosa di concreto fatta gli interventi di bonifica dell’amianto e di messa in sicurezza di tutta l’area. A novembre 2021 la società portoghese Pan-Eco Iberica-Energias Renovaveis ha presentato un progetto per la realizzazione di un impianto per il recupero della frazione organica dei rifiuti e dei liquami bufalini finalizzato alla produzione di biometano, con una capacità superiore a lavorare 100 tonnellate al giorno tramite incenerimento o diverso trattamento. Sono in corso delle valutazioni di impatto ambientale e nello stesso tempo sono sorti dei comitati spontanei di cittadini che nutrono dubbi sulla fattibilità del progetto. Tra tutte queste vicende l’unica cosa certa resta lo stato di degrado e abbandono in cui versa tutta l’area che negli ultimi anni è diventata un set fotografico come testimoniano gli scatti sui social network da parte di artisti provenienti dall’estero.
C’era una voltala Mira Lanza
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