Home RubricheFantàsia Cisterna e la sorgente di Genzia – Ultima Parte

Cisterna e la sorgente di Genzia – Ultima Parte

by Cristina Villanova

L’inebriante profumo diffuso dalle magnolie Katsura era sublime e gremiva ogni angolo di quel luogo  … Le tre Coraggiose creature non lo avrebbero mai lasciato, per nessuna ragione al mondo, ma purtroppo il destino di Fantàsia era lo scopo del loro arrivo dinanzi al Sommo Paladino … Sommo Paladino intento al suo organo musicale costituito di Cristalli del Tempo.

In apparenza, si scorgeva un compositore, un direttore d’orchestra intento a suonare una composizione musicale e in effetti tutto ciò non si allontanava troppo dalla verità. Il Sommo Paladino attraverso i cristalli del tempo, estensione dell’universo stesso, grazie all’antico sapere e alla maestria del suo musicista,  monitorava e osservava attraverso le sfere celesti l’equilibrio e la salute del Regno di Fantàsia. Il Sommo Paladino era in grado di gestire il tempo, ne era l’Essenza, e l’organo era il mediatore tra la Fantàsia pontina e il cosmo; ultimamente la musica emessa da tale strumento non era accordata poiché qualcosa nel regno creava delle stonature, ferite, uno squilibrio … la causa di tale disarmonia era Briglia o Malcandore.

Improvvisamente, il Sommo Paladino si voltò e si avvicinò verso i suoi tre ospiti: era un essere umano in apparenza, possedeva una folta chioma e barba grigia, due lenti incorniciavano due occhi vispi e profondi e di bianco era abbigliato con giacca e pantalone, come alla moda orientale, l’oriente delle magnolie Katsura. Costui possedeva un nome, era MIKAEL, “forza di Dio” … Lui costituiva la FINE e il Principio di ogni cosa in Fantàsia.

A lungo parlarono i quattro, il Sommo Paladino sapeva tutto grazie alle vibrazioni dell’universo del suo organo, ne era molto rammaricato e seriamente preoccupato … re Svartur e l’intero regno di Briglia volevano muovere guerra a tutta la Fantàsia pontina e trasformarla in una dimora metallica oscura e non c’era modo di giungere a un equo accordo, anche di questo era a conoscenza il Supremo Creatore, ma non  tutto era ancora perduto …

… Rasgal, re Hestur e re Malmi non sapevano come fronteggiare gli archibugi e le stregonerie fatte di malevoli ingranaggi di Svartur e fu proprio in quel preciso istante che il Sommo Paladino sorrise loro e la speranza avvolse i loro cuori … esisteva un modo …  

I tre eroi dovevano giungere nel lontano Regno delle Cascate dell’Isola di Lira, a Viridis … lì vivevano i lontani cugini nani di re Malmi e solo loro avevano l’abilità di creare un artefatto magico per poter combattere il seme della follia di re Svartur, ma non sarebbero giunti soli all’Isola di Lira. Prima avrebbero raggiunto i Dorati Elfi di Fossanuova, custodi del primordiale idioma dell’Acqua … I nani di Viridis e i Dorati Elfi di Fossanuova, insieme, erano in grado di creare un artefatto potentissimo … Re Malmi non riusciva a credere alle sue orecchie, finalmente l’antico idioma, creduto perduto, avrebbe parlato come un tempo e tutto si sarebbe ricostituito.

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