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Storia della Mistral, leader dei transistor

by Giorgio Agostini

Al confine tra il comune di Latina e Sermoneta, fra via dell’Irto e via Le Pastine, sorge un’area di circa 41000 metri quadrati dove un tempo sorgeva la ex Mistral. La Mistral, acronimo di Manifattura Intereuropea Semiconduttori Transistori Latina, è stata una società nata nel 1959 per la produzione di componentistica elettronica. Venne fondata congiuntamente da due aziende milanesi, la Mial e la Microfarad (che ne deteneva la maggioranza). L’attività principale della MISTRAL era la produzione di transistor utilizzati negli anni 60 nella realizzazione di radio. Il boom dell’elettronica che ci fu in quegli anni portò nel breve tempo l’azienda ad espandersi, raggiungendo la dimensione di 1300 dipendenti, in gran parte donne. Verso la fine degli anni 70 l’azienda decise di diversificare la sua produzione e costruire calcolatori. Ottenne così la licenza di produzione di un computer americano, il PeCos One dell’APF Electronics, che nella sua versione italiana prese il nome di Mistral 801. All’inizio degli anni 80 l’azienda entrò in crisi. Nel 1984 entrò nella società la GEPI (Società di Gestione Partecipazioni Industriali), finanziaria di Stato creata 1971 con lo scopo di entrare nelle società in crisi per agevolarne la ristrutturazione. L’azienda cambiò nome in Nuova Mistral. Nel 1998 la Itainvest (ex GEPI), dopo aver analizzato diverse possibilità di cessione azionaria, mise in liquidazione la società che venne acquisita dalla N.E.S. Servizi S.p.A. di Roma, società operante nel settore elettromeccanico. Dopo alcuni anni di attività l’azienda dovette affrontare nuove difficoltà dovute alla scarsa competitività del prodotto, alla concorrenza e alla crisi economica, che portarono ad una considerevole perdita di quote di mercato e alla definitiva chiusura nel 2004. Nell’ultimo periodo di attività il numero effettivo di lavoratori era sceso a 110 unità. Da quel momento in poi l’intero sito è diventato ricovero di senzatetto e drogati tanto da spingere il sindaco del comune di Sermoneta ad emettere una ordinanza per obbligare la curatela a mettere in sicurezza il sito, anche dal punto di vista igienico sanitario. L’Area ex Mistral è stata gestita dal curatore fallimentare per alcuni anni, fino al 2017, anno in cui è stata acquistata all’asta da un privato. Dal 2020 l’amministrazione comunale insieme alla proprietà stanno lavorando per concludere il complesso procedimento burocratico previsto dalla normativa, che porterà alla realizzazione di un parco, servizi, parcheggi, una pista ciclabile, un edificio polifunzionale a disposizione della comunità, oltre a un edificio pubblico che potrà essere destinata ad auditorium comunale. Il comune è in attesa del nulla osta da parte della Regione. Speriamo in una risposta celere, per restituire definitivamente tutta l’intera area alla comunità e porre fine ad un calvario che dura ormai da quasi due decenni.

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