Home RubricheFantàsia Acquirio e Berlise – I parte

Acquirio e Berlise – I parte

by Cristina Villanova

Lasciare il Sommo Paladino e Casa Liocorno non era cosa semplice: il paradiso fantàsico delle origini, la dimora protetta di Berlise, il Fiore Blu … un giorno sarebbero tornati … così speravano Rasgal, re Hestur e re Malmi. Non avrebbero potuto indugiare un istante, né Sermos o Ninfea, né Fluga e né Cisterna … la loro destinazione era Fossanuova presso l’Alta Corte dei Dorati Elfi e in seguito ad ali spiegate verso l’Isola di Lira a Viridis.

Fossanuova era una conca fertile circondata da distese di lussureggianti albereti; interi raduni di platani e sugheri con foglie verdi, rosse e gialle … e il cinguettio degli uccelli gremiva questa meravigliosa cattedrale vegetale … era un luogo sacro poiché alberi millenari lo abitavano, due in particolare erano i più antichi, il vecchio platano Ombroso e l’antico sughero Poroso … erano i protettori del bosco e se ce ne fosse stato bisogno, si sarebbero destati dalla loro stabile posizione e avrebbero lottato contro ogni forma di malvagità, affiancati dal loro folto seguito di alberi robusti e combattenti … non erano Pastori di Alberi, né alberi, erano entrambi, il corso della vita e dell’evoluzione li aveva resi il meglio di entrambe le stirpi, era l’Armata dei Legnosi. Questi fieri colossi arborei servivano fedelmente i Dorati Elfi del regno di Fossanuova, del regno di re Gulli, il Dorato.

Re Gulli e la regina Bloma erano i signori del variopinto Albereto di Fossanuova, celebre luogo di pace e serenità, ma non fu sempre così. In un tempo assai lontano, dove né ghianda, né foglia, né radice presenziavano laggiù, quelle terre appartenevano agli esseri oscuri degli Incubi … numerose e lunghe battaglie si alternarono, ma alla fine furono sconfitti e quella triste e spaventosa conca fu bonificata e guarita dal male che la assediava.

I tre impavidi esseri, Rasgal Hestur e Malmi, oramai affiatati compagni d’avventura, planarono e giunsero sul terreno di Fossanuova, dinanzi a un vertiginoso e nodoso cancello di legno protetto da due Elfi Dorati, dorati erano i capelli, gli occhi, l’incarnato e la metallica armatura che indossavano … sì, metallica, ma di un metallo mutevole e che sembrava possedesse vita propria, si muoveva e mutava … era qualcosa che mai avevano visto i tre eroi.

Si annunciarono alle guardie e queste aprirono il nodoso cancello, al centro del quale c’era una foglia avvolta dall’acqua …

Calcarono un lungo sentiero bianco ombreggiato fiancheggiato da alberi e da Legnosi che li scrutavano e li fissavano attentamente, era un luogo ben protetto. Era un bosco assai rigoglioso e poi improvvisamente si stagliò dinanzi a loro l’Alto Nido alberoso, una dimora finemente intagliata di e nel legno, era l’Alta Corte di Fulgenzia di re Gulli e della regina Bloma.

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