Sezze – Lo scorso 13 novembre 2022, le Associazioni “Memoria storica Sezze” e “Colli tutto l’anno”, in collaborazione con il “Comitato Colli per la salute pubblica” e “l’Ecomuseo dell’Agro Pontino”, hanno organizzato un interessante evento patrocinato dal Comune di Sezze.
Si è trattato di una passeggiata a stretto contatto con la natura nella zona antistante la collina di Sezze nei pressi del lago Mole Muti.
Complice anche una giornata molto soleggiata, più di duecento persone hanno chiesto di partecipare alla camminata che è iniziata alle 9.30 con raduno al ponte chiuso della vecchia SS156 (zona Canalelle). La prima tappa è stata la visita alle “grotte di Mecenate”, una struttura risalente, probabilmente, al I secolo a.C. composta da due piani: quello inferiore strutturato in dodici ambienti, forse cisterne, costruiti con volta a botte che si aprono sul davanti con archi a tutto sesto; il piano superiore formato da due corridoi affiancati e comunicanti. La passeggiata è proseguita con la visita alla villa Ufentina, una villa romana il cui nome deriva dal fiume Ufente che nasce proprio dal lago Muti.
La tappa successiva si è svolta all’interno della struttura Mole Muti dove è stata allestita la degustazione di prodotti tipici di Sezze e del territorio circostante messi a disposizione, oltre che dalle associazioni organizzatrici, dagli sponsor: Casale del Giglio, Dolcezze di Sezze, Azienda agricola Agru Lepini, Azienda agricola La Macèra, Farmacia della Stazione, “L’Eden ” piante e fiori e “Il Pane di Onelia”. Non sono mancate le cariche istituzionali, nelle persone del Sindaco di Sezze Lidano Lucidi, del vice Sindaco Michela Capuccilli e di diversi consiglieri comunali.
Una menzione particolare va a Roberto Vallecoccia, Presidente dell’Associazione Memoria storica Sezze che durante il corso dell’intera giornata ha illustrato ai partecipanti le diverse tappe e, in particolare, all’interno di Mole Muti si è soffermato raccontandone ampiamente la storia. Le acque del lago Muti, che prende il nome dai suoi vecchi proprietari, alla fine del Settecento erano in grado di muovere le pale di un mulino (da qui Mole Muti). Due macine restarono in funzione fino al 1911, anno in cui il nuovo progetto della Società Elettrica Laziale fu affidato a Raffaele Lenner e fu terminato solo nel 1922 a causa della Grande guerra. L’impianto per la produzione di energia elettrica fu impiegato per l’illuminazione di molti edifici di Sezze prima di essere abbandonato negli anni Settanta.
Roberto Vallecoccia da diversi anni si sta prodigando, con grande impegno ed entusiasmo, alla riscoperta dell’intera area Mole Muti, nella speranza che questo luogo possa avere la giusta valorizzazione, anche attraverso la destinazione di risorse economiche da parte delle autorità competenti, così da poter essere apprezzato dai sezzesi ma anche dai tanti turisti amanti della natura.