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Natale pseudonormale

by Fabrizio Agostini

Quest’anno possiamo permetterci il lusso di affrontare le feste natalizie con una rinnovata gioia e desiderio di stare insieme senza restrizioni. Gli ultimi due anni ci avevano costretti a limitazioni della libertà o precauzioni nel nome della sicurezza sanitaria. Ora quella paura sembra passata con la caduta dell’obbligo delle mascherine che, ad oggi, rimane solo una raccomandazione, raccolta ormai da pochi solerti. Il liberi tutti ha chiaramente innalzato il nostro morale, bisognoso di recuperare le abitudini pre-covid. Non tutto è oro quello che luccica e infatti a ben ragionare la situazione intorno a noi è sempre pericolosamente in bilico per la nostra serenit. Da un lato l’aggresione russa all’Ucraina e le terribili conseguenze sul costo della vita e sul caro energia che stanno mettendo in ginocchio tante famiglie italiane, in particolare le meno abbienti. In aggiunta a questi problemi iniziati ancor prima della guerra e successivamente, acutizzati dalle bombe russe, è necessario sottolineare come il Covid non si affatto sconfitto in meniera definitiva. Ce lo insegna la Cina che, nonostante una tolleranza zero al fine di contenere il virus i risultati sono  ancora altalenanti. La scelta cinese di chiudere tutto ai fini sanitari penalizzando pesantemente l’economia ha sollevato inevita bili polemiche. Ne vale la pena? Servirà davvero? Può essere replicabile nelle democrazie occidentali? Difficile dirlo ma ad oggi la di sicuro i contagi stanno risalendo pericolosamente in tutta Italia. L’impatto che la nuova ondata del virus potrebbe provocare nel nostro Paese è un’incognita per tutti. Anche in questo caso le certezze sono poche ma evidenti: le persone continuano a morire di Covid, soprattutto tra i più fragili ma grazie ai vaccini i “danni” sono limitati. Questo Natale sarà sicuramente più normale dei precedenti e saremo più liberi di riprendere la nostra tranquilla quotidianità ma la speranza è che questa scelta non abba un costo esorbitante a livello di vite umane. Se per la fine della guerra dovremo sicuramente attendere ancora dei mesi lo spauracchio Covid non è ancora dato sapere quanto tempo sarà in nostra compagnia e soprattutto quanto sarà pericoloso per la nostro vita.  

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