Le elezioni regionali, oltre ad aver portato alla Pisana sei consiglieri della provincia di Latina, hanno rappresentato un primo banco di prova in vista delle Comunali nel capoluogo. Il centrodestra ha fatto la parte del leone, conquistando i due terzi dei consensi su scala provinciale, ove si è registrata la maggior performance di Forza Italia in ambito nazionale: oltre il 20 per cento. I latinensi si sono espressi in linea con il dato complessivo per quanto riguarda le coalizioni, ma la ripartizione dei voti ha premiato Fratelli d’Italia, al 32%, più della somma di Lega e FI. Il partito di Berlusconi ha dimezzato il consenso provinciale, forse penalizzato dall’assenza di esponenti cittadini, salvo la new entry Annalisa Muzio che però ha raccolto molti meno voti di quando si candidò a sindaco al di fuori dei poli. La performance dei meloniani è stata trascinata da Enrico Tiero, che a Latina ha raccolto quasi un terzo delle 15 mila preferenze con cui è entrato in Consiglio regionale. La Lega aveva puntato molto su Latina, schierando ben tre candidati del capoluogo: l’uscente Angelo Tripodi, Massimiliano Carnevale – secondo degli eletti in Comune nell’ottobre 2021 – e Patrizia Fanti, che due anni fa fu eletta in Piazza del Popolo con Fratelli d’Italia. La partita per il sindaco sembra già chiusa, a meno che il centrodestra fatichi a trovare un accordo su chi debba esprimere il candidato: FdI sembra essersi guadagnata il diritto a fare un proprio nome, ma è pur vero che gli altri partiti della coalizione potrebbero far pesare un potenziale strappo che, numeri alla mano, sarebbe in grado addirittura di condurre a un ballottaggio capace di escludere il centrosinistra. E’ pur vero che l’elezione del sindaco rappresenta un appuntamento più sentito dalla popolazione, che alle Regionali ha disertato le urne: due terzi degli aventi diritto sono rimasti a casa, facendo sì che lo schieramento dell’astensionismo sia il vero vincitore della tornata. Il centrosinistra potrebbe trovare nuova linfa con le primarie per il nuovo segretario nazionale del Partito Democratico, e richiamare alle urne quanti diedero fiducia a Damiano Coletta. Un dato rilevante, infatti, è il consenso raccolto da Valeria Campagna – già capogruppo di Latina Bene Comune – che ha superato le 1.800 preferenze nella civica del candidato progressista, l’assessore regionale uscente Alessio D’Amato. La Campagna ha intercettato fasce di elettorato nuove, che potrebbero fare la differenza fra qualche mese, cambiando le sorti di quella che, altrimenti, per il centrosinistra è una sconfitta annunciata.
Regionali con vista sindaco
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