Si sa, ogni tanto è giusto cambiare un po’ e vogliamo farlo anche noi. Non parliamo di restyling grafico o contenuti ma di periodicità di uscita. Il nostro Lepini Magazine passerà da uscita mensile a bimestrale. Le nostre tematiche e la nostra linea editoriale non subiranno modifiche di sorta ma avremo più tempo per concentrarci sugli argomenti e sulle rubriche care a noi che scriviamo ma soprattutto a voi lettori. Una riorganizzazione post emergenza pandemica era doverosa e nonostante le difficoltà tecniche, logistiche ed economiche non lasciamo il campo, i nostri lettori possono stare tranquilli. Saremo ancor più vigili sulle attività culturali, istituzionali e di attualità presenti sul territorio Lepino e dell’Agro Pontino. Nell’ultimo periodo, infatti, le speranze di ripartire dopo le difficoltà legate alla pandemia si è dovuto, purtroppo, ricredere causa guerra. Nonostante siamo trascorsi tre mesi dall’inizio delle ostilità ancora fatichiamo a credere che sia scoppiata una nuova guerra nel cuore dell’Europa ad un secolo circa di distanza dalla Prima Guerra Mondiale. Mentre le polemiche infuriano sulle modalità di aiuto all’Ucraina riguardanti le armi difensive, offensive, di sanzioni economiche verso la Russia, sul campo di battaglia si continua a morire ogni giorno anche se ad oggi un bilancio non si è ancora in grado di stilarlo. Le conseguenze della guerra arrivano fino a noi e il pensiero di non poter contare, almeno fino ad oggi, su una possibile data di conclusione delle ostilità rende frustrante il nostro vivere quotidiano. Il mondo pare non avere pace e dopo i lutti legati al Covid-19 siamo costretti a piangere morti legati alle dissennate azioni umane. L’aggressione russa all’Ucraina ha scatenato anche un’onda di solidarietà verso un popolo in grande sofferenza ma capace di resistere ben più delle prospettive avanzate prima della guerra sia dagli aggressori che da molti esperti internazionali. In tutto questo in Italia ci accingiamo a togliere le mascherine pressochè ovunque con il desiderio di tornare ad una normalità che ricordiamo come un lontano passato. Occorre mantenere una certa prudenza perchè il virus è ancora tra noi ma oggi fa meno paura delle bombe che cadono in Ucraina.
Da mensile a bimestrale
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