Il consumo quotidiano di latte e yogurt è raccomandato da tutte linee guida per una sana alimentazione a livello mondiale. Quelle italiane (CREA 2019) raccomandano il consumo di 3 porzioni di latte al giorno pari a un quantitativo totale di 375 ml.
Gli effetti benefici sulla salute del consumo di latte e yogurt sono molteplici. Gli studi ci indicano che un incremento di 200 ml (una tazza circa) di latte al giorno è associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari, ictus, ipertensione, cancro del colon-retto, sindrome metabolica, obesità e osteoporosi. Associazioni benefiche sono state trovate anche per il diabete mellito di tipo 2 e il morbo di Alzheimer.
Lo studio PURE ha confermato che l’aumento di una porzione al giorno di latte era correlato a un rischio inferiore del 12% di obesità addominale e un incremento di una porzione al giorno di yogurt era associato a un rischio di iperglicemia inferiore del 16%. Simili risultati sono riportati in una più recente metanalisi che riferisce una diminuzione del rischio di sindrome metabolica compreso tra 28 e 21% per il consumo di yogurt e latte rispettivamente.
Nonostante i vantaggi confermati per la salute, in Italia il consumo di latte è diminuito diventando occasionale. La diminuzione del consumo giornaliero di latte e il conseguente slittamento verso consumi più ridotti o nulli, si è osservata maggiormente nella fascia di età dei bambini, ragazzi e giovani di 6-24 anni, con punte di riduzione che si attestano in queste fasce di età intorno a circa il 20%, soprattutto nelle Regioni del Nord.
Questa riduzione va di pari passo con il cambiamento delle abitudini nel fare la prima colazione: diminuisce chi beve il latte, aumenta chi preferisce altri tipi di colazione. Parallelamente a questo andamento, si osserva, tra il 1998 e il 2020 una forte riduzione del consumo di latte a colazione che passa dal 56,6% al 45,6%, con punte di riduzione di circa 20 punti tra i bambini di 3-10 anni.
Dai dati disponibili in letteratura, dunque, il consumo di latte e yogurt dovrebbe essere incentivato come buona abitudine quotidiana. È doveroso però prestare attenzione all’origine del latte acquistato. Diamo la precedenza al latte italiano che sia però proveniente da allevamenti non intensivi, magari da realtà che utilizzano pratiche biologiche e che rispettino il benessere degli animali allevati.
Per lo yogurt invece prestiamo anche attenzione alla tipologia, evitando yogurt magri, alla frutta, ai cereali e le ultime trovate commerciali degli “yogurt proteici”. Si tratta di prodotti spesso troppo ricchi in zuccheri e molto lontani da quello che dovrebbe essere un vero yogurt. Scegliete uno yogurt bianco naturale (anche greco se vi piace bello compatto) che abbia come ingredienti solamente latte e fermenti. Aggiungerete voi altri alimenti di vostro gradimento: frutta fresca, noci, miele, cioccolato in scaglie…
Diamo sfogo alla fantasia! Non solo latte e fette biscottate a colazione. Proviamo a sostituire le fette biscottate con del pane. Possiamo spezzettarlo nel latte caldo per fare una zuppetta oppure possiamo realizzare un risolatte cucinando il riso nel latte e completando con cannella o cacao. Lo stesso procedimento possiamo adottarlo per il semolino al latte. E ancora un buon porridge con fiocchi d’avena arricchito con granella di frutta secca o frutti rossi. E per gli amanti della polenta un’alternativa è la polenta al latte: vi basterà cucinare la polenta il giorno prima, farla raffreddare e tagliarla a cubetti che andranno poi immersi nel latte caldo o freddo