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Frutta e verdura allungano la vita

by Laura Guarnacci

Il consumo di frutta e verdura costituisce un importante fattore di protezione per le malattie cronico-degenerative, soprattutto nei confronti di malattie cardiovascolari e tumori.
Il nuovo documento curato dal Tavolo tecnico sulla sicurezza nutrizionale (TaSiN) dal titolo “Razionale scientifico di sintesi Ebp-Ebm sull’importanza del consumo di frutta e verdura”
affronta in modo specifico e puntuale il tema del consumo di frutta e verdura e le implicazioni benefiche del loro consumo nel contrasto al rischio d’insorgenza di malattie croniche non trasmissibili (Mcnt) e più in generale nel miglioramento del benessere e della qualità di vita.

Prove evidenti mostrano infatti come il consumo di alimenti contenenti fibra alimentare protegge dal cancro del colon-retto, dall’aumento di peso, dal sovrappeso e dall’obesità. Si tratta di componenti talmente essenziali di una dieta sana ed equilibrata che sono gli unici ad essere sempre raccomandati in ogni documento di salute pubblica e prevenzione.

 

EFFETTI SULLA MORTALITA’ GENERALE

La mortalità per tutte le cause risulta diminuita del 5% per ogni ulteriore porzione al giorno di frutta e verdura (6% per la frutta e 5% per verdura) con una soglia a circa cinque porzioni al giorno.

Quale sia l’elemento caratterizzante della frutta e della verdura che possa essere il responsabile di questi effetti sulla mortalità generale è molto difficile da definire essendo queste categorie di prodotti molto variegate e con tanti aspetti nutrizionalmente interessanti che vanno dall’alto contenuto di acqua e fibra, alla bassa densità calorica e all’elevato potere saziante e all’essere una fonte di vitamine e minerali. Inoltre, frutta e verdura contengono molecole bioattive che hanno un ruolo fondamentale nella protezione della salute. Rientrano in questa categoria flavonoidi, isoflavoni, polifenoli, fitoestrogeni, antocianine. Tali sostanze esercitano funzioni biologiche, quali l’attività antiossidante, azione coenzimatica, la stimolazione del sistema immunitario, la riduzione dell’aggregazione piastrinica e la modulazione del metabolismo ormonale. Nel merito di questi composti così come delle vitamine e dei minerali, è molto importante sottolineare che finora nessuno studio ha dimostrato che la somministrazione dei singoli componenti sotto forma di integratori possa dare gli stessi effetti benefici che sono associati al consumo di frutta e verdura.

I quantitativi che la letteratura riporta come protettivi per la salute sono di assunzioni superiori ai 400-500 g al giorno, con l’indicazione generale che se ne consuma di più è meglio.

FRUTTA VERDURA E CANCRO

Un approccio integrato basato sulle evidenze mostra che la maggior parte delle diete protettive contro il cancro sono ricche di alimenti di origine vegetale. Il gruppo di esperti scientifici sottolinea l’importanza di consumare una dieta che fornisca circa 30 grammi al giorno di fibra costituiti da una gamma di alimenti di origine vegetale, compresi cereali integrali e verdure non amidacee e frutta di diversi colori. Inoltre, un recente studio riporta come un maggiore apporto di frutta e verdura, in particolare crucifere, può ridurre il rischio di cancro al seno, in particolar modo per quelli maggiormente aggressivi.
 
FRUTTA, VERDURA E MALATTIA CARDIO-CEREBROVASCOLARE
Numerosi studi hanno dimostrato che un maggior apporto di frutta e verdura è associato a un ridotto rischio di morte per malattia cardiovascolare, con una riduzione media del rischio del 4% per ogni porzione aggiuntiva al giorno di frutta e verdure. Una recente metanalisi ha evidenziato una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari dose-dipendente compreso tra l’8 ed il 28%; l’effetto protettivo maggiore è stato evidenziato per apporti di frutta e verdura combinata fino a 800 g/die. Sebbene tutti i tipi di frutta e verdura abbiano probabilmente contribuito a questo beneficio, le verdure a foglia verde, come la lattuga, gli spinaci, la bietola e la senape, sono state maggiormente associate al minor rischio di malattie cardiovascolari.

La promozione e diffusione di un modello dietetico quale la Dieta Mediterranea, a bassa densità calorica, che prevede il consumo prevalente di frutta, verdura, ortaggi, erbe selvatiche, legumi, cereali, consentirebbe una riduzione dei maggiori fattori di rischio determinati delle MCNT.

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