Norma – Storia e leggenda, musica e danza, un sito archeologico unico, un panorama aperto sull’agro pontino, i colori dei tramonti di fine estate. Questi sono stati gli elementi di “NorbArt”, un progetto culturale ideato e organizzato dall’Associazione Accademia delle Arti il Torrione di Ninfa, con la collaborazione dell’associazione editoriale Sintagma e il patrocinio del Comune di Norma, che ha animato il parco archeologico di Norba nel corso dell’ultimo week end di agosto.
Norba e l’arte sono state le protagoniste di due ricche giornate dedicate ad adulti e bambini: sabato 28 la lettura tratta dal testo “La leggenda della Bella Ninfa” (ed. Sintagma), interpretata dall’attrice Marta Pistilli e per la prima volta “musicata”, accompagnata cioè da temi appositamente composti ed eseguiti da Elena Cappelletti, Lucas Jordan e IñigoMikeleizBerrade con violoncello, flauto e fisarmonica. Strumenti che hanno dato voce ai personaggi e alle emozioni della storia scritta da Beatrice Cappelletti e che i bambini partecipanti hanno potuto conoscere da vicino grazie ad un apposito, divertente workshop musicale. Il giorno seguente, domenica 29, il folto gruppo di partecipanti ha potuto attraversare le strade dell’antica città, raggiungere l’acropoli, guardare tra le stanze delle antiche domus, ascoltare le storie e i particolari emersi dai resti e dai reperti messi in luce durante gli scavi, nel corso di una visita guidata, intervallata da intermezzi musicali. Al termine, la storia di Norba si è fatta teatro con la messa in scena di “Tre spille tra le fiamme”, un monologo scritto da Beatrice Cappelletti, interpretato dalla voce di Marta Pistilli, dalla danza diRoberto Cherubini e Ilaria Ignesti,accompagnati dalla musica di Elena Cappelletti, Lucas Jordan e IñigoMikeleizBerrade. Gli ultimi istanti di vita della città, così come riportate dalle fonti storiche, sono stati narrati attraverso la storia di una donna vissuta a Norba in quei tragici momenti, ricostruiti e immaginati attraverso i reperti archeologici.
Eventi che hanno visto la partecipazione di un pubblico numeroso, attento, particolarmente coinvolto ed emozionato, affascinato dalla bravura e dalla passione dei ragazzi che lo hanno animatoe dalla suggestione di un luogo tutto da scoprire e ammirare. Un successo che ha confermato il raggiungimento dell’obiettivo di promuovere le bellezze storiche del territorio, facendole vivere in un modo nuovo, attraverso le arti, stimolando un maggiore senso di appartenenza.
Non è un caso che nella mitologia greca, le muse, ispiratrici delle arti, siano figlie di Mnemosine, la memoria. Anche attraverso gli eventi NorbArt, la memoria, richiamata attraverso il racconto delle leggende del territorio e della storia attestata dalle fonti storiche e archeologiche, ha generato le muse ispiratrici delle arti, che hanno contribuito a trasmettere il suo messaggio.
Le arti dunque, sono state portavoce della storia, mezzo di un’esperienza indelebile che, ci si augura, possa presto ripetersi.