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Villa Bell’aspetto, un gioiello Borghese

by Beatrice Cappelletti

Nettuno – Il nostro territorio è costellato di luoghi interessanti da scoprire, molti dei quali ancora poco conosciuti, uno tra questi si trova tra Anzio e Nettuno. Un gioiello incastonato tra le sfumature verdeggianti del Colle Paradiso e l’azzurro splendente del mare, uno scrigno di natura, storia, memoria, arte e della vita di personaggi che nel tempo lo hanno vissuto, custodito, arricchito.

Si tratta della Villa Borghese, già Bell’aspetto dal nome del suo primo proprietario, il cardinale Vincenzo Costaguti, che la fece costruire nel 1647. Un nome che rivela non solo l’aspetto della villa in sé, ma che si riferisce alla straordinaria vista sul mare che si mostrava allo sguardo degli ospiti che vi giungevano provenendo dal parco interno. Un spettacolo di natura e arte, macchia mediterranea e vegetazione esotica sapientemente intrecciate che oggi è possibile ammirare e rivivere, nonostante i cambiamenti sopraggiunti con il tempo, grazie all’iniziativa della famiglia Borghese, proprietaria della Villa dal 1832, quando Camillo Borghese, marito di Paolina Bonaparte, la acquistò da Giovanni Torlonia.

Il cancello di Villa Bell’aspetto, infatti, sarà aperto al pubblico ogni domenica fino al 30 ottobre, per offrire la possibilità di conoscere questo luogo, accompagnati dai racconti e dalle descrizioni di una guida che condurrà i visitatori attraverso i suoi viali. Un’ apertura fortemente voluta e annunciata dalle discendenti della famiglia, Camilla Borghese e Sophie Khevenhüller che affermano: “Dopo un anno di fermo per il lockdown abbiamo riaperto, in sicurezza, per le visite guidate presso il parco della villa. Siamo molto felici di vedere un afflusso sempre maggiore e un interesse sempre in crescita per questo luogo. Per noi, oltre ad essere un luogo pregno di storia e bellezza, è anche un punto di riferimento e condivisione per la nostra famiglia. Speriamo di riuscire a trasmettere quest’atmosfera a tutti gli ospiti che verranno a trovarci”.

Un’atmosfera che certamente ha ispirato artisti come Gabriele D’Annunzio, che accolto tra le mura della Villa, trascorse nella “terrazza boghesiana” alcuni mesi nel 1903, componendo qui la sua tragedia pastorale “La figlia di Iorio”.

Difficile sarà per gli ospiti odierni non rimanere incantati di fronte alla meraviglia dei colori delle variegate piante esotiche che adornano il piazzale d’ingresso, curato da Lydia Borghese in modo da poter avere fioriture diverse in ogni stagione. E poi i viali con le tipiche piante della macchia mediterranea, arricchite da diverse specie di agave e non solo, il bosco e poi il giardino con gli aranceti, impreziosito dalle opere di Alasia Borghese e il complesso della Villa, la cui struttura è il risultato delle scelte e cambiamenti apportate dai proprietari che nel tempo si sono succeduti e anche delle vicissitudini della storia, tra cui inevitabilmente le drammatiche vicende della seconda guerra mondiale. Alcuni punti della struttura hanno subito danneggiamenti proprio durante la guerra, e nel 1944, in seguito allo sbarco di Anzio, i sotterranei sono stati rifugio per i soldati del sesto corpo della V armata americana.

Per ammirare da vicino questo e molto altro, è possibile prenotare una visita inviando una email all’indirizzo info@villabellaspetto.it o chiamando al 3425307370

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