Home RubricheFantàsia Fogliano di Corallo – XI Parte

Fogliano di Corallo – XI Parte

by Cristina Villanova

Il Malcandore nei regni marini era stato annientato, ma nel Sopra Mondo si muoveva e tramava … Era necessario scoprire cosa avveniva e capire molte cose che erano ignote ed inspiegabili alle creature pacifiche e sagge dei mari. Mai più si sarebbe ripresentato negli abissi poiché era consapevole del fatto che una nuova arma e protezione del blu acqueo era stata eretta, la musica. Una musica che proveniva diretta da quella primordiale delle sfere celesti, dell’universo che tutto regola e crea equilibrio come in un intricato ingranaggio di un orologio, un gigantesco equilibratore del tempo … Fu una battaglia difficile dove tutti gli esseri del profondo blu concorsero, nessuno si risparmiò e la vittoria fu il premio. Gli esseri divenuti sabbia e rimasti sul fondo, con la sconfitta del Malcandore, in modo inspiegabile e sorprendente, tornarono ad essere ciò che erano in principio. Chi, un tempo, fu alga, corallo, pesce, medusa, cetaceo, mollusco o sirena, di nuovo tornò ad esserlo … A lungo tutti pensarono e rifletterono su come fosse possibile un tale fenomeno che avesse tutte le caratteristiche della magia e dell’incanto e non dei ritmi della natura. Un giorno Corallo comprese. La forza del pianeta, la Madre Terra, era stata al loro fianco e il potere dell’intero universo aveva concorso nel successo di questo scontro marino. Tutto questo fu possibile perché l’intero ecosistema marino non si era mai discostato, disconnesso dal legame viscerale con l’antichissimo biomeccanismo universale. In un preciso istante, ci fu la volontà di tutti gli esseri marini nello scegliere la vita e questo desiderio che non ha voce, fu assordante e percepito, cosicché tutto fu ristabilito perché considerato giusto.

Tutti nei regni sottomarini furono concordi con Corallo, con la sua ipotesi. Il tempo trascorse e tutti  recuperarono man mano la pace e la serenità di un lontano tempo senza dimenticare mai, un solo istante, ciò che era accaduto. In tutti i regni, ogni cosa fu ricostruita, ristabilita … i palazzi, le strade, le vite di ogni giorno. La soddisfazione germogliava, regnava e si diffondeva ovunque portando una corrente di novità. La consapevolezza di apprezzare ciò che si possiede e di viverlo appieno perché sia una bolla di ossigeno, il passaggio di una tartaruga o la voce squillante di un delfino, ogni cosa del Creato è meravigliosa, è un Miracolo. La serenità viaggiava nelle correnti del profondo blu e in superficie era accarezzata dai raggi gentili del sole … 

Solo Corallo …

Solo Corallo sentiva qualcosa nel suo cuore … una preoccupazione e un richiamo …

Un giorno, Corallo decise di partire da Sonorea, presto sarebbe tornata. La cavalluccia marina presagiva qualcosa di oscuro, temeva per il Sopra Mondo, temeva per i suoi amici del Rifugio del Lago di Fogliano, temeva che il Malcandore avrebbe scosso l’intera Fantàsia Pontina e non poteva starsene lì ferma e non fare nulla. Era necessario partire, accorrere ed avvisare i suoi amici del pericolo che incombeva su tutti loro. Corallo voleva salvare le loro vite, voleva capire tutto sul Malcandore, voleva sconfiggerlo …

Se era stato possibile annientarlo in mare, era giusto tentare anche nel resto della Fantàsia Pontina. Poco si conosceva del Malcandore e il successo era appeso ad un debole filo logoro chiamato Speranza … Una Speranza poco conosciuta nel Sopra Mondo, un luogo più meschino e falso dei mari, ma tentare si doveva e la fortuna aiuta gli audaci … Tutto questo pensava Corallo e per questo partì e iniziò una sua nuova avventura …  «questa è un’altra storia e si dovrà raccontare un’altra volta».

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