Home RubricheFantàsia Cisterna e la sorgente di Genzia – VII parte

Cisterna e la sorgente di Genzia – VII parte

by Cristina Villanova

Qualche battito di ali, così  Rasgal ed Hestur atterravano di gran volata nel reame di Fluga, i due avevano fretta di interloquire con re Malmi. Non fu necessaria alcuna cerimonia per incontrarlo e metterlo al corrente della determinazione e dei piani nefasti riservati a tutta la Fantàsia pontina.

Il Cavallo alato e il Drago non risparmiarono al prode Nano alcun dettaglio riguardo il regno di Briglia, al suo pesante grigiume e al bellicoso carattere di re Svartur. Malmi se lo aspettava, in passato aveva già avuto a che fare con il malvagio regnante: conflitti per i confini del territorio si erano susseguiti più volte nel tempo per cercare di arginare la fame di potere di Svartur … si narrava che avesse un groviglio di ingranaggi al posto del cuore per renderlo immortale, invulnerabile.

A lungo si confrontarono i tre sul da farsi, grande era la loro esperienza in questo genere di cose, perché troppo spesso l’erba cattiva non appassisce, la si distrugge in un luogo, ma poco dopo si ripresenta in un altro e questi fieri esseri affrontavano tutto affinché ci fosse la pace, questi credevano fermamente in un bene superiore: l’Amore universale … esso è la bilancia, l’equilibrio che gravita e mantiene tutte le forze nella misura e nel luogo a esse destinate … la preservazione dell’equilibrio significava la salvezza per l’intero Creato … avere Fede in questo era un imperativo, la Speranza era la chiave.

Fu re Malmi, il più anziano e il più saggio dei tre, che suggerì di dirigersi verso la sorgente di Genzia … Genzia era un vasto territorio stanziato lungo la catena montuosa dell’Artemisia, nelle foreste del lago di Nemis , proprio sul limitare del regno della Stirpe dei Lindwurm, conosciuti anche come le Serpi della Stirpe del Tiglio. A Genzia dimorava il più sapiente essere della Fantàsia pontina … i miti riferivano che ne fosse addirittura il Supremo Creatore, della sua esistenza solo pochi ne erano a conoscenza … veniva chiamato il Paladino.

Rasgal Marmocorazza e Hestur di Fluga guardarono i fieri occhi di Malmi di Cisterna ed entusiasti all’istante presero l’indispensabile e si diressero veloci verso Genzia … la Speranza divampava.

Dall’alto si scorgeva nel folto della foresta dei Tigli, un candido bagliore di luce bianca, il Paladino poteva dimorare solo in quel luogo affascinante. Quando Rasgal ed Hestur atterrarono dinanzi alla dimora, grande fu lo stupore, re Malmi scese dalla groppa di Hestur trasognante … al cospetto di Casa Liocorno del Sommo Paladino si trovava, fin da giovane nano lo aveva sempre desiderato, poiché Genzia era l’origine di ogni cosa. Era il luogo più antico di tutta la Fantàsia pontina e la luce sprigionata da quel luogo veniva decantata in tutti i miti, tramandati attraverso le generazioni nel tempo … ma essere in presenza di quella soave radiazione luminosa riempiva il cuore di gioia … era come rinascere, di nuovo.

Improvvisamente, i dorati cancelli di Casa Liocorno si dischiusero … ogni dubbio si dissolse … il Sogno può essere Realtà.

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