Home RubricheFantàsia Cisterna e la sorgente di Genzia – III Parte

Cisterna e la sorgente di Genzia – III Parte

by Cristina Villanova

Corallo, Rasgal e Cristalia parlarono e discussero a lungo sul da farsi e infine giunsero ad una decisione. Era necessario dividersi i compiti affinché tutto funzionasse. Corallo sarebbe rimasta al Rifugio del Lago di Fogliano e nei dintorni costieri della Fantàsia pontina, anche il forte Circeo la avrebbe aiutata nel controllare i movimenti del Malcandore rimanendo in allerta in caso di pericolo. Mentre Rasgal e Cristalia si sarebbero diretti nel Regno di Cisterna, alla corte dei valorosi Butteri, i cavalli alati, in cerca di aiuto.

I tre esseri si salutarono, i loro occhi avevano la medesima luce, era la Speranza e la Convinzione che tutto si sarebbe risolto unendo le forze.

Rasgal e Cristalia volarono verso Cisterna, fu un volo veloce, il regno non distava molto. Era splendido. Era lussureggiante per la sua rigogliosa vegetazione, sembrava di essere in un gigantesco giardino e i Butteri erano maestosi ed eleganti nei loro movimenti. I draghi si avvicinarono verso la dimora reale e si presentarono alle guardie. Avevano necessità di parlare con re Hestur, padre e compagno dei Butteri.

Rasgal e Cristalia non avevano, di certo, bisogno di presentazioni, erano celebri per aver risanato con il loro amore il Regno di Ninfea. Erano tra i più valorosi guerrieri della Fantàsia pontina e i Butteri avevano sempre combattuto ogni forma di malvagità, erano dei perfetti alleati.

Intanto, le guardie li fecero varcare l’altissima cancellata che racchiudeva la dimora cavallina, la reale Fluga. C’era un sentiero in salita da percorrere, Rasgal lo fece camminando, mentre Cristalia fluttuando nell’aria, Era un alto edificio dorato circondato da ali, difatti Fluga significava volo nella lingua cavallina.

I draghi erano emozionati di incontrare l’impavido Hestur … infine giunsero dinanzi al suo cospetto. Era un forte cavallo alato fiero, aveva gli occhi di ghiaccio e il manto nero lucente come il velluto, lunghe trecce adornavano la sua folta criniera e redini d’oro rendevano maestosa la sua figura … redini forgiate dagli abili nani delle Grotte di Cisterna, tra i migliori fabbri e creatori di artefatti in nobile metallo che c’erano, non dimenticando i loro lontani cugini, i verdi fabbri delle Cascate dell’Isola di Lira, detti Viridis, ossia verde.

Si salutarono e re Hestur non nascose l’emozione nell’incontrare i draghi più valorosi della Fantàsia pontina. Il re gli chiese a cosa fosse dovuta la loro piacevole visita e così Rasgal cominciò a raccontare tutto fin dal principio. Rasgal non omise nulla e in tal caso ci sarebbe stata Cristalia ad aiutarlo.

Il loro colloquio durò a lungo. Tutta la giornata, richiese il racconto accurato di Rasgal e le domande dettagliate rivoltegli da re Hestur fecero sì che il tempo sembrava essersi fermato.

Re Hestur rimase in silenzio, pensieroso, lo sguardo rivolto verso l’orizzonte. Poi, proferì parola. Era molto scosso e preoccupato, temeva molto per tutto il popolo dei Butteri. Aveva scorto degli strani movimenti da parte degli umani, chiamati anche due zampe dallo stesso popolo, ma non si aspettava una tale gravità …

In principio non sembrava propenso nel rispondere alle richieste dei draghi … ma poi, pensò al bene di tutti i popoli della Fantàsia pontina e il cuore gli si stringeva nel petto, non riusciva a far finta di niente … Li avrebbe aiutati e probabilmente non sarebbe stato il solo.

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