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Altro Natale in maschera

by Fabrizio Agostini

La nostra lunga e complessa battaglia contro il Coronavirus non è ancora vinta e, anzi, con l’arrivo della stagione fredda e l’aumentare del tempo trascorso al chiuso, la circolazione dell’infezione aumenta. Le due dosi di vaccino hanno consentito di salvare numerose vite umane e con la pericolosa variante Omicron il Covid19 ci ha dimostrato di potersi adattare e insidiarci nonostante le nostre nuove difese. Proprio per innalzare ulteriormente le difese è in corso di somministrazione anche la terza dose di vaccino e si è aperta la campagna vaccinale anche per la fascia di bambini 5-11 anni che sta avendo un più che positivo riscontro. Inoltre  in tantissime città è stato reintrodotto l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. L’obiettivo è evitare nuove chiusure sia generalizzate nazionali che locali con cambi di colore che rappresenterebbero un colpo di mannaia sulla delicata economia italiana in via di ripresa. Alcuni territori, proprio al fine di poter allontanare la soglia di ritorno a zone gialle, arancioni o rosse, hanno disposto l’ampliamento dei posti letto dedicati ai malati Covid e a alle terapie intensive. Stanno procedendo ora in un momento in cui fortunatamente non viviamo in grande emergenza. Nel nostro territorio la vaccinazione procede in linea con la media nazionale e i sindaci stanno adottando uno dopo l’altro l’iniziativa della mascherina obbligatoria anche all’aperto. La propaganda no vax a Latina e provincia non ha attecchito in maniera importante e questo consente alla curva del contagio locale di non impennarsi. Certo la guardia non può essere abbassata e andrà monitorato con attenzione l’effetto del vaccino sui bambini perché se è vero che si tratta di una imprescindibile protezione è necessario vigilare in quanto il delicato equilibrio metabolico dei bimbi può restituire reazioni imprevedibili. Ci attende un Natale in maschera come lo scorso anno nella speranza che possa essere un tassello in più in questa battaglia che si preannuncia ancora piuttosto lunga e tortuosa con richiami di vaccino a ritmo cadenzato fino a quando questo brutto incubo non sarà solo un lontano ricordo.

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