A quattro anni dal precedente Selfie, Mina Anna Mazzini torna con l’album n.73 della sua sconfinata discografia.
Il disco si apre con il singolo Volevo Scriverti Da Tanto, un’intensa ballad firmata da uno dei più grandi coristi, Moreno Ferrara, che mette in luce la sempre straordinaria vocalità di Mina.
A seguire una canzone dal sapore tanghero firmata dall’indimenticabile Paolo Limiti dal titolo Il Mio Amore Disperato. Per la rabbiosa Ti Meriti L’Inferno la penna è quella di Federico Spagnoli, già autore per Mina e Celentano di Non Mi Ami.
Il Tuo Arredamento ripropone l’atmosfera delle rock ballad italiane anni 80 e 90, in cui la voce della Tigre di Cremona ancora una volta si adagia perfettamente, dimostrandosi l’ugola più completa della musica italiana. Il rock continua in Argini, scritta da un gruppo di artisti professionisti come Marco Ciappelli (Patty Pravo, Noemi, Fiorella Mannoia), Francesco Sighieri (Dolcenera): il tutto è salato al punto giusto dal sassofono di Gabriele Comeglio che spalleggia la cantante.
Last Christmas, brano degli Wham del 1986 scritto dal frontman George Michael, è la prima cover presente in Maeba. L’inglese classico dell’artista nata a Busto Arsizio è cantato in diretta mentre un trio composto da Danilo Rea, Massimo Moriconi e Alfredo Golino la suonano dal vivo in studio e nonostante l’atmosfera jazz data anche dalla slide guitar di Luca Meneghello, la cover risulta leggera e piacevole.
‘A Minestrina è la vera scoperta di questo Maeba, Mina duetta con Paolo Conte in una dichiarazione d’amore mai banale, leggero scambio di testimone in 3 minuti di carezze in napoletano.
Heartbreak Hotel, portata al successo da Elvis Presley nel 1956, porta addosso l’odore swing e rock’n’roll di quegli anni con un lento intercedere grazie alle acute note di pianoforte di Ugo Bongianni.
Giorgio Calabrese torna a scrivere per Mina in uno degli ultimi testi dell’autore di E Se Domani con la canzone Al Di Là Del Fiume, trainante pop ballad in cui la voce di Mina fa da remo contro la corrente. Troppe Note è un testo colloquiale di Franco Serafini su base funky che non snatura la voce soul di Mina e anzi nel successivo Ci Vuole Un Po’ Di R’N’R la cantante dimostra la versatilità artistica della sua ugola.
Sui tappeti artistici di Davide Boosta Di Leo e della sua Un Soffio si incammina verso il tramonto il percorso musicale di Maeba, 73esima fatica della diva. Un brano che strizza l’occhio ai Radiohead e ai Beatles ci fa cadere nella tana del Bianconiglio in cui la Regina della musica Mina regna su tutto. Another Day Of Sun è la chiusura ideale, colonna sonora di La La Land.
In questo album Mina mostra ancora una volta di essere un’artista camaleontica, geniale, coraggiosa, contemporanea, andando alla scoperta di campi musicali inesplorati e di essere un po’ aliena, nell’accezione positiva del termine intesa come voce ineguagliabile e unica della musica italiana, proprio come l’immagine che appare sulla cover di Maeba, il cui titolo resta avvolto dal mistero.