Lo scorso 25 marzo un Airbus A380ha effettuato un volo di circa 3 ore alimentato al 100% da carburante sostenibile perl’aviazione (definito anche SAF, dall’inglese “Sustainable aviation fuel”). Si tratta del terzo modello di aeromobile Airbus che vola al 100% con SAF nell’arco di 12 mesi; il primo è stato un Airbus A350 nel marzo 2021seguito da un A319 nell’ottobre 2021. Tutti gli aeromobili Airbus sono attualmente certificati per volare con una miscela al 50% di SAF mescolata con il tradizionale cherosene. L’obiettivo è quello di raggiungere la certificazione 100% SAF entro la fine di questo decennio.Ma che cosa è esattamente il SAF? Molto simile ai biocarburanti utilizzati nel settore automobilistico, non è a base di petrolio ed è prodotto da oli da cucina usati, grasso animale e materiale di scarto organico. Tale carburante riduce le emissioni di CO2 almeno del 75% rispetto all’uso del carburante fossile tradizionale, quindi è l’alternativa di carburante più sostenibile.Inoltre, poiché il SAF è derivato dalla materia organica, gran parte dell’anidride carbonica rilasciata dalla combustione è compensata dall’anidride carbonica assorbita dal materiale organico in vita.Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare di nuovi aeroplani elettrici o a idrogeno ma per il loro impiego ci vorrà ancora qualche decennio dunque, nell’immediato,per ridurre l’impatto ambientale 50 compagnie aeree hanno siglato un importante accordo riguardo l’utilizzo di questo nuovo carburante, tanto da sostituire almeno il 10% del normale kerosene entro il 2030.Naturalmente non è così semplice produrre il SAF, i costi sono infatti molto più alti rispetto al normale carburante, addirittura dalle due alle otto volte. Sono in pochi a realizzarlo e per questo motivo il prezzo resta molto alto.Bisognerà ovviamente produrre più carburante sostenibile, altrimenti non si arriverà mai a volumi accettabili e necessari per soddisfare il bisogno di tutto il settore aereo, Shell Aviation ha assicurato che entro il 2025 vuole realizzare 2 milioni di tonnellate di SAF.Aumentare l’uso di SAF rimane un percorso chiave per raggiungere l’ambizioso obiettivo di azzerare le emissioni di carbonio entro il 2050. Ogni settore deve fare la sua parte e quello dell’aviazione non può certo esimersi, anche perché l’International Energy Agency stima che l’impatto del comparto sulle emissioni globali di gas serra aumenterà in questi anni se nulla verrà fatto, passando dal 2,5% di share del 2019 al 3,5% del 2030.
Carburante per aerei con avanzi di cibo
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