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Le Piramidi dell’antico Egitto

by Giorgio Agostini

Le piramidi rappresentano senza ombra di dubbio le opere di ingegneria civile più imponenti e spettacolari della storia. Sebbene le più famose siano meno di una decina, in Egitto sono state costruite più di 100 piramidi, quasi tutte erette intorno alla capitale Il Cairo, appena a sud del delta del Nilo. Esse sono tombe che i faraoni costruivano per loro quando erano ancora in vita ed erano imponenti appunto per celebrare la propria potenza. Giza è il luogo che ospita il gruppo di piramidi più famose e meglio conservate dell’Antico Egitto. Tra queste la piramide di Cheope – realizzata nel 2504 a.C., ha una lunghezza di 230 metri ed un’altezza di 137 metri, per la sua costruzione sono stati necessari oltre 2,3 milioni di blocchi di pietra e il lavoro di 30mila persone. La temperatura all’interno di questa struttura è costante ed è uguale alla temperatura media della Terra. Le teorie su come queste strutture vennero costruite sono varie, anche se la più accreditata risulta quella secondo cui le gigantesche pietre (pesanti tra le 2,5 e le 8 tonnellate) che compongono la struttura erano estratte mediante l’uso di scalpelli da cave di pietra, e poi trainate per molti chilometri mediante l’uso di slitte e sollevate fino alla posizione finale, con un lavoro sicuramente massacrante. Recenti studi hanno dimostrato che le piramidi non furono costruite da schiavi ma da artigiani qualificati ed operai regolarmente stipendiati. Originariamente le piramidi erano ricoperte da lastre levigate di calcare bianco di Tura (località situata tra Il Cairo e Helwan) che successivamente crollarono o furono asportate.  La piramide in questo modo agiva come un enorme specchio riflettendo la luce solare: dalla luna si sarebbe vista come una stella sulla Terra (per questo gli antichi egizi chiamavano la piramide “Ikhet” ovvero, luce di gloria). La Piramide di Cheope è l’unica piramide al mondo a non avere 4 facce ma bensì otto. Le 4 facce infatti sono in realtà concave: i blocchi sono stati disposti in modo tale da creare una depressione centrale su ogni lato con una variazione di circa mezzo grado rispetto al piano ideale. La piramide di Cheope, la piramide di Chefren e la piramide di Micerino sono perfettamente allineate con la costellazione di Orione. Ancora oggi queste strutture sono avvolte in un alone di mistero per l’incapacità dell’uomo moderno di capire come possano essere state costruite con i mezzi di allora e talmente evolute da richiedere conoscenze troppo avanzate per quei tempi. Oggi sappiamo invece che gli antichi egizi avevano grandi nozioni di matematica, geometria e astronomia. Le opere di ingegneria dell’antichità stupiscono ancora oggi nella loro complessità ed eleganza, e questi capolavori meritano di essere salvaguardati e tutelati.

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