Home RubricheFantàsia Fogliano di Corallo – VII Parte

Fogliano di Corallo – VII Parte

by Cristina Villanova

La musica. Che fosse davvero la musica lo scudo in grado di fronteggiare e proteggere il mare intero. Corallo pensava, rifletteva e ragionava perché tutto questo male doveva essere annientato.  La cavalluccia marina si confrontò con la sua famiglia e decisero di riunire tutta la popolazione di Sonorea poiché volevano condividere le loro idee. In serata, tutto il popolo gremì la Piazza Corallina, centro e diapason della città. I sonoreani sembravano un po’ disorientati poiché era da molto tempo che non si ritrovavano insieme.

Improvvisamente, Corallo salì sul piedistallo dove solitamente venivano annunciati i proclami, quelli importanti. In questi casi, non si sa bene come poter iniziare un discorso, uno di quelli che può cambiare ogni cosa. Tutto questo sperava Corallo e poi respirando profondamente, si fece coraggio e cominciò a parlare. I pensieri fluirono sereni seguendo un ritmo ben scandito come quello delle onde che si infrangono sulla riva. Fu schietta e spontanea e venne al nocciolo della questione: contrastare il Malcandore … e chissà, sconfiggerlo.

Giunse il momento in cui Corallo propose la musica, la musica sonoreana. All’inizio, fu il silenzio, lunghi istanti di dubbi e timori gravitarono sopra la folla, ma poi, una voce forte e chiara emerse, che affermava con forza che era giusto tentare, anche l’impossibile. A poco a poco, il silenzio imperante mutò in un lieve brusio fino a trasformarsi in un fervore di voci coraggiose e desiderose di lottare per ciò a cui tenevano di più. La musica emessa dalle code dei sonoreani era in grado di riequilibrare le falle presenti nel sistema marino e se ciò funzionava da tempo immemore con  i mari e gli oceani, perché non poteva succedere con il Malcandore? Tutti i sonoreani cominciarono a guardarsi con aria di complicità e con convinzione.

Agire era imperativo e tutta la popolazione doveva stare unita perché non sarebbe stata una missione semplice … Corallo era convinta che sarebbe stato necessario l’aiuto degli altri regni marini in questa impresa, ogni forza doveva essere chiamata in campo, nessuna esclusa. Conca dorata, Medusia e Anemos … tutti i regni sarebbero stati allertati, tutti furono colpiti con forza ed ogni essere aveva sofferto le stesse pene. Il mare doveva tornare ad essere quel luogo variopinto, splendido ed incontaminato che era in origine. Tutto fu organizzato con estrema attenzione e una volta pronti, tre messaggeri partirono con destinazione Conca dorata, Medusia e Anemos. Le antiche alleanze dovevano tornare ad essere, solo l’unione fa la forza e la vera differenza. Lottare tutti per la stessa causa, avrebbe avvicinato tutti alla meta, alla vittoria della vita sulla morte.

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